“Un Nuovo Umanesimo: la Gestalt Therapy”. Le riflessioni del prof. Antonio Sichera

Set 18, 2020 | pastoral

Cosa sta accadendo – a livello relazionale – in questi giorni, nell’era della globalizzazione, rispetto alla pandemia da Coronavirus?
Il prof. Antonio Sichera ha risposto a questa domanda nella conferenza dal tema “Un Nuovo Umanesimo: la Gestalt Therapy”, svoltasi a Roma lo scorso 2 marzo presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore in occasione dell’inaugurazione del nuovo anno accademico del Master Universitario in Pastoral Counselling, ideato sapientemente da padre Giovanni Salonia integrando teologia e psicologia, antropologia e sociologia, studi biblici, francescanesimo e neuroscienze, alla luce della valenza formativa del mistero Pasquale.

L’intervento è presente e accessibile gratuitamente nell’area FAD del nostro sito.

Nella prima parte della conferenza il prof. Sichera spiega come le categorie essenziali dell’umanesimo classico occidentale (lettura dei testi, primato della cultura, la dimensione razionale, centralità della figura maschile) sono tramontate e si profilano nuovi paradigmi. La Gestalt Therapy, fin dai suoi albori, intuì profeticamente gli elementi essenziali per un “nuovo umanesimo”: l’uomo non può essere compreso che nella sua realtà effettiva di bios, emozioni, sentimenti, relazioni, cioè come appare fenomenologicamente. Per cui non è una certa idea di uomo ad affermarsi, ma la soggettività di ogni uomo e ogni donna colta nel contesto della propria esperienza. Conseguenzialmente una cura per l’uomo che possa renderlo veramente se stesso non necessariamente deve intervenire sull’altro, ma attendendo fiduciosamente il nuovo che già racchiude; comprendendo l’uomo nel dettaglio e nella complessità del proprio contesto; Intervenendo al momento giusto e con le parole giuste: nel kairòs! L’illustre professore presenta la Gestalt Therapy, fornendoci le chiavi di comprensione, in tempi nettamente anticipatori, del contesto sociale attuale e aprendo l’orizzonte del Nuovo Umamesimo.

Nella seconda parte della conferenza il prof. Sichera in modo originale enuncia i principi epistemologici della Gestalt Therapy, tramite una poesia di Whitman, in un crescendo di interesse che travolge e illumina la comprensione di ciò che sta accadendo con la pandemia attuale! Quanti squilibri si sono creati nel mondo in nome dell’Umanesimo tradizionale: il modello di uomo nato in occidente è risultato fallace perché mette al centro l’economia! – afferma il prof. Sichera – e a determinare il passaggio dal vecchio al nuovo umanesimo sarà l’orizzonte fenomenologico, caratterizzato dal ripensare l’uomo descrivendone l’esperienza soggettiva, il suo vissuto del mondo come totalità di sensazioni, percezioni, sentimenti, pensieri ed azioni con cui fa esperienza del mondo. Il nuovo umanesimo smentisce il magistero ecclesiastico, non sono più fondanti le prescrizioni normative, ma l’esperienza personale: cambia radicalmente il presupposto dell’etica che non è più la Legge, ma l’autoregolazione. A livello psicologico dirà il prof. Sichera si passa dalle teorizzazioni psicoanalitiche della donna con l’invidia del pene, alla prospettiva della GT del nuovo umanesimo che dona centralità alla donna; dalla considerazione freudiana del bambino come essere perverso polimorfo, alla visione gestaltica dei bambini come primi maestri dell’umanità: fusi come sono con l’universo. Cambia anche il modo di comunicare e il professore cita il famoso libro di Franta-Salonia sulla comunicazione interpersonale.

Altamente significative le conclusioni cui giunge il prof. Sichera in questa conferenza/FAD: “Il nuovo umanesimo deve essere uno ‘spazio enorme’ di umiltà: l’umiltà di non pensare di essere quelli che guidano il mondo, ma che sanno umilmente descrivere e accompagnare la realtà reale dell’esistenza, che è fatta di noi, del nostro quotidiano, della fragilità, debolezza comune dell’essere al mondo!”.